Paralomys gerbillus | |
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Cricetidae |
Sottofamiglia | Sigmodontinae |
Tribù | Phyllotini |
Genere | Paralomys Thomas, 1926 |
Specie | P.gerbillus |
Nomenclatura binomiale | |
Paralomys gerbillus Thomas, 1900 |
Paralomys gerbillus (Thomas, 1900) è un roditore della famiglia dei Cricetidi, unica specie del genere Paralomys (Thomas, 1926), endemico del Perù.
Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 77 e 96 mm, la lunghezza della coda tra 62 e 90 mm, la lunghezza del piede tra 18 e 20 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 17 mm e un peso fino a 15,5 g.
La regione inter-orbitale ha i margini divergenti. Gli incisivi sono lisci ed opistodonti, ovvero con le punte rivolte all'indietro, mentre le linee dei molari sono disposte parallelamente tra loro. Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
La pelliccia è corta, soffice e lucida. Le parti dorsali sono fulvo-giallastre con la base dei peli grigia, mentre le parti ventrali sono bianche. Le orecchie sono relativamente grandi, grigio chiare e solitamente con una macchia biancastra alla base anteriore. I piedi sono corti e larghi, la pianta dei piedi è finemente ricoperta di piccole setole biancastre ed è provvista di sei cuscinetti carnosi. La coda è più lunga della testa e del corpo, è bianca, ricoperta di piccoli peli e con un piccolo ciuffo all'estremità. Il cariotipo è 2n=38 FN=72.
È una specie terricola, notturna con andamento saltatorio. Passa gran parte del giorno nel sottosuolo e non necessita di fonti d'acqua fresca nelle vicinanze.
Danno alla luce 1-4 piccoli alla volta.
Questa specie è conosciuta soltanto nel deserto di Sechura, nel Perù nord-occidentale.
Vive nelle zone sabbiose con vegetazione di mesquite.
Alcuni autori la considerano appartenente al genere Phyllotis.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica P.gerbillus come specie a rischio minimo (LC).