Americano
Americano cocktail.jpg
Nazione Italia Italia
PeriodoPrimi del '900
Bicchiere Old fashioned
DecorazioneFettina d'arancia
Tecnica di miscelazioneBuild
CapacitàShort drink
Momento del consumo Aperitivo
ClasseFrench-italian
FamigliaAmericani
Cocktail ufficiale IBA
Inclusione2004

L'Americano è un cocktail italiano che, a dispetto del nome,fa uso esclusivamente di prodotti italiani: bitter Campari, Vermouth rosso e seltz. È un cocktail ufficiale della IBA.

Composizione

Ricetta

  • 3 cl di bitter
  • 3 cl di vermut rosso
  • Una spruzzata di soda
  • Qualche goccia di angostura

Preparazione

L'Americano si prepara con la tecnica build (costruzione direttamente nel bicchiere) e si serve di un bicchiere Old Fashioned. Si versa dunque nel bicchiere colmo di ghiaccio Vermouth rosso e Bitter, dopodiché si va a completare con la Soda la quale va miscelata leggermente utilizzando lo stirrer oppure la semplice cannuccia. Alla fine si strizza e si mette all'interno del cocktail una scorzetta di limone e una fettina d'arancia come decorazione.

Storia

Come molti cocktail, la sua origine è ignota ma vi sono diversi racconti che accompagnano la sua storia. Il più antico cita l'Americano nel 1860, ideato presso il Gaspare Campari's bar a Milano. Un altro racconto lo fa risalire agli anni trenta, dando anche una spiegazione al perché del nome che non rispecchia la natura del cocktail e dei suoi ingredienti; i quali sono, di fatto, tutti tipicamente italiani: il Campari è di Milano, il Vermut è di Torino; milanese è anche la Soda. Il cocktail quindi sarebbe stato chiamato così in onore di Primo Carnera, un pugile italiano molto attivo negli Stati Uniti, e per questo detto appunto "l'Americano".

L'Americano diventa, negli anni un cocktail di successo, raggiungendo una certa fama anche grazie ad alcuni omaggi cinematografici. Il cocktail italiano è considerato anche il "padre" del Negroni.

Filmografia

  • Americano rosso , film italiano per la regia di Alessandro D'Alatri (1991), tratto dall' omonimo romanzo di Gino Pugnetti (1983).